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MILANO - ROMA - VERONA

Autorizzazione al secondo lavoro - Problematiche e Assistenza qualificata

Autorizzazione al secondo lavoro - Problematiche e Assistenza qualificata

Molti impiegati pubblici e militari nello specifico, grazie alle professionalità acquisite dentro e fuori la pubblica amministrazione, sono soventemente alla ricerca di una retribuzione aggiuntiva rispetto allo stipendio erogato dall’Amministrazione statale o pubblica. Ciò per vari motivi: chi per crearsi un’entrata aggiuntiva; chi per hobby; chi, invece, per mera necessità.

Purtroppo, non tutti sono a conoscenza che un esercizio di un’attività extraprofessionale o extralavorativa non autorizzata o non comunicata all’Amministrazione presso la quale il dipendente esercita l’attività lavorativa primaria, potrebbe comportare gravissime conseguenze sia sotto il profilo disciplinare che economico: sotto il profilo disciplinare troviamo l’irrogazione di una sanzione di corpo fino ad una decadenza dall’impiego, passando per una possibile sanzione di stato. Per quanto concerne le sanzioni economiche troviamo la restituzione delle entrate “extra” alle casse dell’amministrazione statale in un apposito fondo fino al risarcimento del danno per i casi più eclatanti.

Di contro, invece, una corretta gestione dell’attività extraprofessionale non solo permette al dipendente di mettersi al riparo dalle già menzionate sanzioni, ma se concertate correttamente e con i dovuti accorgimenti, può permettere al militare e quindi al dipendente pubblico di incamerare una seconda entrata con tranquillità svolgendo entrambi i lavori.

Lo studio legale degli Avvocati MAIELLA e CARBUTTI, grazie alla perfetta conoscenza della normativa di settore permette di assistere il militare ed il pubblico impiegato in generale, nella creazione della sua attività lavorativa secondaria nel pieno rispetto delle leggi e delle normative interne.

Inoltre, grazie all’esperienza ed alla collaborazione con diversi professionisti può assistere il militare nella creazione di apposite società di capitali con tutti i vantaggi e benefici che da queste ne derivano.

Ma andiamo per gradi. In questo breve approfondimento vedremo brevemente e sommariamente quali sono le sanzioni disciplinari, quali le sanzioni economiche e cosa può fare lo Studio Legale degli Avvocati MAIELLA e CARBUTTI per il militare che intende avviare un secondo lavoro in tranquillità e nel rispetto delle leggi e dei regolamenti interni.

 

LE SANZIONI DISCIPLINARI PER MANCATA AUTORIZZAZIONE DI ATTIVITA’ EXTRAPROFESSIONALI O NON AUTORIZZATE

Le sanzioni disciplinari possono essere di tre tipologie in ordine di gravità:

  • Una mera sanzione di corpo;
  • Una sanzione di stato;
  • La decadenza dall’impiego.

La sanzione di corpo si avrà solitamente quando il militare omette di fornire alla propria amministrazione la comunicazione di un’attività extraprofessionale non retribuita, ovvero quando, pur in difetto di autorizzazione, la mancanza non risulta tanto grave da avviare una sanzione disciplinare di stato. Quest’ ultima, infatti, viene comminata quando il militare omette volutamente di richiedere alla propria amministrazione l’autorizzazione all’esercizio dell’attività extraprofessionale retribuita e solitamente avviene quando il militare attende un altro impiego in maniera continuativa e con volumi reddituali molto elevati, tanto da far venir meno o quantomeno compromettere, il rapporto fiduciario tra l’amministrazione ed il dipendente.

Invece, la sanzione più grave, fatte salve valutazioni più ampie e complesse, avviene solitamente quando il militare (o dipendente pubblico) non cessa l’incompatibilità (e quindi l’esercizio dell’attività extraprofessionale) entro 15 giorni dall’intimazione. In tali casi si parla di decadenza dall’impiego e non di perdita del grado per rimozione.

Per un approfondimento sulle sanzioni in caso di mancata autorizzazione vi invitiamo a cliccare sul seguente link per vedere i nostri VIDEO ----->>>> (CLICCA QUI)

 

LE SANZIONI ECONOMICHE PER MANCATA AUTORIZZAZIONE DI ATTIVITA’ EXTRAPROFESSIONALI O NON AUTORIZZATE

Il co. 7 dell’art. 53 del D. Lgs. 165 del 2001 afferma che “I dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall'amministrazione di appartenenza. (…). In caso di inosservanza del divieto, salve le più gravi sanzioni e ferma restando la responsabilità disciplinare, il compenso dovuto per le prestazioni eventualmente svolte deve essere versato, a cura dell'erogante o, in difetto, del percettore, nel conto dell'entrata del bilancio dell'amministrazione di appartenenza del dipendente per essere destinato ad incremento del fondo di produttività o di fondi equivalenti.”

Pertanto, laddove il militare percepisca una entrata aggiuntiva a quella prevista dal mero stipendio, senza richiederne l’autorizzazione all’Amministrazione di appartenenza, può soggiacere all’obbligo di restituzione di tali importi. Con ciò vanificando qualunque sforzo per creare un guadagno “extra”.

 

COME TUTELARSI?

Lo studio legale degli Avvocati MAIELLA e CARBUTTI offre assistenza e tutela legale nei casi in cui venga contestato al militare l’esercizio non preventivamente autorizzato o comunicato di un’attività extraprofessionale. La tutala può riguardare il procedimento disciplinare ma anche quello contabile e quindi la richiesta delle entrate economiche non autorizzate.

Inoltre, lo studio legale può assistere il militare o il pubblico dipendente nei procedimenti di richiesta dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività extraprofessionale indicando le strade e le strategie migliori da percorrere per l’ottenimento del miglior risultato.

L’assistenza è molto importante in quanto viene effettuata un’ampia analisi dell’attività extraprofessionale che il dipendente pubblico intende esercitare, individuando le soluzioni migliori per massimizzare il guadagno nel rispetto delle disposizioni normative ed in relazione al settore dove il dipendente risulta impegnato.

Particolarmente apprezzato risulta essere il servizio di assistenza a militari o pubblici impiegati, nella creazione di società di capitali attraverso lo studio dell’attività, l’analisi SWOT, individuazione di eventuali contributi agevolati o a fondo perduto, analisi del servizio del pubblico impiegato.

 

Per assistenza o per fissare una consulenza, CONTATTA subito lo Studio Legale Maiella e Carbutti all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , al numero 351-8799894 (avv. Maiella) oppure al numero 345-2238661 (avv. Carbutti) . 

Per saperne di più sulle attività EXTRAPROFESSIONALI e su gli altri istituti di DIRITTO AMMINISTRATIVO MILITARE consigliamo anche il nostro MANUALE ESPLICATIVO DI DIRITTO MILITARE (Per maggiori info sul manuale e sui contenuti clicca qui)

 

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