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MILANO - ROMA - VERONA

Ricorso cautelare accolto e disposta una verificazione per una non idoneità alle visite mediche

I concorsi per l’accesso alle carriere inziali delle Forze Armate e Forze di polizia prevedono una serie di prove aggiuntive rispetto alla maggior parte dei concorsi pubblici. Tra queste troviamo certamente le prove fisiche, le visite mediche e le prove psicoattitudinali.

Quali sono le norme che regolano le visite mediche? Quali sono i requisiti necessari per accedere? Come è possibile contestare un giudizio di non idoneità alla visita medica? Ci sono stati ricorsi vinti?

Lo studio legale degli Avvocati Maiella e Carbutti, esperti nella trattazione di problematiche riguardanti i concorsi per l’accesso alle carriere iniziali delle forze armate e forze di polizia, cercherà di fornire una concreta risposta ai sopra citati quesiti.

In particolare, hanno trattato il caso di un concorrente a cui era stata riscontrata una patologia cardiaca totalmente risolta.

Come è possibile contestare il giudizio delle Commissioni mediche in caso di non idoneità ai Concorsi per le Forze Armate e di Polizia?

Una delle principali problematiche riscontrate dai concorrenti a concorsi pubblici per l’accesso alle carriere iniziali delle Forze Armate e delle Forze di Polizia è quello relativo alla contestazione di eventuali provvedimenti di non idoneità espressi dalle Commissioni mediche nella fase degli accertamenti medici e psicoattitudinali.

In questo approfondimento non ci soffermeremo sulle singole problematiche fisiche o psicofisiche ma affronteremo la questione dal punto di vista tecnico e procedurale relativamente alla contestazione dei giudizi di non idoneità espressi dalle competenti commissioni mediche istituite per i diversi concorsi per Carabinieri, Polizia, Esercito, Marina, Aeronautica e Giardia di Finanza.

Ebbene, grazie all’esperienza maturata dagli Avvocati Maiella e Carbutti, esperti in diritto militare e procedure concorsuali, possiamo trarre qualche giusta conclusione e consiglio su come affrontare detta problematica.

Illegittima l'esclusione concorsuale in presenza di tatuaggi non visibili

In tema di idoneità ai concorsi pubblici per l’accesso alle carriere delle Forze Armate e di polizia, uno dei requisiti di sbarramento e di non idoneità che più preoccupa i candidati è certamente quello della presenza sul corpo di uno o più tatuaggi. Infatti, oggigiorno è invalsa l’abitudine per i più o meno giovani, di farsi fare dei tatuaggi senza però sapere che possono essere causa di esclusione concorsuale futura. Purtroppo, in giovane età, non tutti sanno che la presenza di un tatuaggio potrebbe creare non pochi problemi per accedere ai concorsi per l’accesso nell’Arma dei Carabinieri, nella polizia, nella Guardia di Finanza o comunque più in generale per accedere nelle scuole di formazione delle forze armate e forze di polizia (accademie, scuole marescialli e scuole di formazione).

Molto spesso vengono poste agli Avvocati Maiella e Carbutti - esperti in ricorsi avverso procedure selettive in concorsi pubblici - quali possono essere i motivi di esclusioni, se un tatuaggio possa rappresentare motivo di non idoneità o se ancora, in presenza di un tatuaggio, quali siano le caratteristiche per poter superare le visite mediche.

Infatti, molti bandi di concorso prevedono delle forti limitazioni in merito alla presenza di tatuaggi sul corpo. Limitazioni che nel corso degli anni si sono fatte sempre più stringenti.

Tuttavia, come spesso accade nei ricorsi amministrativi, non sempre gli orientamenti sono costanti nel tempo e seguono un filone consolidato.

È il caso di una recentissima e ultima sentenza del TAR Lazio che ha visto condannare l’amministrazione alle spese di giudizio e quindi accogliere un ricorso in merito all’esclusione del candidato per la presenza di tatuaggi in parti non visibili indossando le uniformi di servizio. La sentenza ha quindi dichiarato l'illegittimità dell'esclusione e della graduatoria conclusiva, riammettendo il giovane candidato.

Dal 2023 cambia il modello di reclutamento nelle Forze Armate

Con il DL 2597 approvato definitivamente al Senato il 3 agosto ma non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale (QUI IL TESTO INTEGRALE) cambia radicalmente il modello di reclutamento per le forze armate per quanto riguarda i militari di Truppa.

Tale provvedimento legislativo rappresenta certamente la prosecuzione della cosiddetta professionalizzazione delle forze armate iniziata nei primi anni 2000 e conta certamente di rendere lo strumento militare maggiormente aderente alle nuove esigenze internazionali.

Tuttavia, non sono pochi i dubbi che attanagliano l’esecutività di questo nuovo e certamente importante modello di reclutamento.

Requisiti - Fasi - Consigli pratici sul concorso di Volontario in Ferma Prefissata di 1 anno (VFP1)

Con cadenza annuale viene indetto un concorso per Volontari in Ferma Prefissata di 1 anno nell’Esercito, nella Marina Militare e nell’Aeronautica Militare. Ma in molti si chiedono quali siano i requisiti di partecipazione? Quali le prove del concorso? E soprattutto cosa e come sia possibile ricorrere ad un provvedimento di non idoneità.

Grazie all’esperienza degli Avvocati Carbutti e Maiella nell’affrontare problematiche relative alle procedure concorsuali, soprattutto per quanto concerne le prove per l’ingresso nelle carriere iniziali delle Forze Armate e delle Forze di polizia, è possibile fare un breve riassunto delle domande poste in premessa.

Sia ben inteso che per informazioni più precise in merito al bando di concorso e alle prove da sostenere, nonché ad altri dettagli si veda il sito istituzionale della Difesa appositamente dedicato (CLICCA QUI).

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