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DIRITTO MILITARE - DIRITTO PENALE MILITARE - CONCORSI PUBBLICI - DIRITTO DEL PUBBLICO IMPIEGO

MILANO - ROMA - VERONA

Art. 615 - ter c.p. - Accesso Abusivo Sistema informatico - Assoluzione perchè il fatto non sussiste

In un mondo sempre più interconnesso, la sicurezza informatica e la protezione dei dati sono diventate questioni di primaria importanza, specialmente quando si tratta di sistemi informativi utilizzati dalle forze dell'ordine e da altri enti governativi. Il caso che qui verrà analizzato riguarda un militare dell’Arma dei Carabinieri imputato per il delitto previsto dall’art. 615-ter c.p. “accesso abusivo a un sistema informatico o telematico” che è stato assolto dall'accusa di accesso abusivo a un sistema informatico con formula piena anche grazie alla difesa degli Avvocati Maiella e Carbutti che emergono come figure di spicco, grazie alla loro profonda esperienza e specializzazione in diritto militare.

Lo stato di UBRIACHEZZA: La sottile linea di confine tra l'illecito disciplinare e il reato militare

Gli esperti in diritto militare, gli avvocati Maiella e Carbutti, hanno trattato diverse ed ampie tematiche in riferimento al diritto militare sia amministrativo che penale. Tra i temi più dibattuti, spicca certamente la questione del consumo di alcool tra i militari. Non tutti sono a conoscenza che in alcuni casi il consumo di alcol non solo costituisce un illecito disciplinare, ma può anche assumere le connotazioni di reato militare. Queste particolari fattispecie trovano riferimento nell'articolo 732 del DPR 90/2010 per gli aspetti disciplinari, e nell'articolo 139 del Codice penale militare di pace per quelli penali. È importante sottolineare che non ci si riferisce alla guida sotto l'influenza dell'alcol, ma piuttosto all'assunzione di bevande alcoliche da parte dei militari in generale.

Ma quando l’uso di bevande alcoliche non configura alcun illecito? E quando, invece configura un illecito disciplinare o configurarsi un vero e proprio reato militare?

Lo stato di necessità nel Diritto Penale Militare

Quando un militare è indagato per reati nel contesto del diritto penale militare, spesso emerge la necessità di esplorare dettagliatamente le cause di giustificazione come lo stato di necessità e quando possa essere invocato a scriminante. In questo ambito, gli avvocati militari esperti in diritto penale militare Maiella e Carbutti hanno frequentemente affrontato questi argomenti nella difesa dei propri assistiti. Questo articolo si propone di analizzare come tali scriminanti, in particolare lo stato di necessità, svolgano un ruolo cruciale nella difesa nell’ambito del diritto penale militare.

Nel Diritto Penale le possibili scriminanti (o cause di giustificazione) sono diverse: la difesa legittima (art. 52 c.p.); il consenso dell'avente diritto (art. 50 c.p.); l'esercizio del diritto o l'adempimento del dovere (art. 51 c. p.); l'uso legittimo delle armi (art. 53 c.p. ) e lo stato di necessità (art. 54 c.p.).

Simulata infermità: Le differenze tra l'art. 159 c.p.m.p e l'art. 161 c.p.m.p.

Nell’ambito dello specifico panorama del diritto militare, la simulazione di infermità rappresenta una questione molto delicata che astrattamente potrebbe colpire qualsiasi militare. L'articolo che segue svela le intricate sfumature di questo reato, offrendo un'analisi dettagliata della pena per il reato di simulazione di infermità e della sua procedibilità. Per farlo si farà riferimento ad una sentenza della Corte di Cassazione sezione penale che ha fatto chiarezza sulle diverse ipotesi delittuose contemplate negli artt. 159 e 161 c.p.m.p. Se fai parte delle Forze Armate o delle forze di polizia ad ordinamento militare, saprai quanto sia fondamentale essere assistito da un avvocato esperto in diritto militare. Tale competenza è certamente offerta dagli avvocati Maiella e Carbutti. Continua a leggere l’articolo per approfondire e comprendere l'essenza di questo reato e l'importanza di una rappresentanza legale informata e specializzata.

La riabilitazione penale militare: come ottenerla

La riabilitazione è un concetto giuridico di fondamentale importanza contemplato nel codice penale ordinario, specificamente negli articoli 178-181 c.p.. Si tratta di un'istituzione che mira a ripristinare la posizione giuridica del condannato alla situazione precedente alla sentenza di condanna, consentendo una reale riabilitazione e una reintegrazione nella società. Nell'ambito del diritto militare, la riabilitazione assume un ruolo distintivo, richiedendo una specifica competenza da parte dell'Avvocato esperto in questo campo.

Gli avvocati Maiella e Carbutti, rinomati professionisti nel diritto militare, vantano una comprovata esperienza nella gestione di questioni legate al Diritto Penale militare ed anche alla riabilitazione nel medesimo contesto giuridico. La loro competenza si estende all'ambito della riabilitazione comune, nonché a quella specifica delle pene militari accessorie e degli effetti penali militari. Grazie alla loro conoscenza approfondita del codice penale militare, sono in grado di fornire una consulenza legale esperta e una rappresentanza adeguata durante il processo di riabilitazione.

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