Con il DL 2597 approvato definitivamente al Senato il 3 agosto ma non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale (QUI IL TESTO INTEGRALE) cambia radicalmente il modello di reclutamento per le forze armate per quanto riguarda i militari di Truppa.
Tale provvedimento legislativo rappresenta certamente la prosecuzione della cosiddetta professionalizzazione delle forze armate iniziata nei primi anni 2000 e conta certamente di rendere lo strumento militare maggiormente aderente alle nuove esigenze internazionali.
Tuttavia, non sono pochi i dubbi che attanagliano l’esecutività di questo nuovo e certamente importante modello di reclutamento.
In buona sostanza scompare il “vecchio” VFP1 della durata di 1 anno con possibili ferme successive e viene rimodellato il secondo step del VFP4.
Ma non solo.
In realtà il disegno di Legge prevede anche nuove tutele e nuovi obblighi.
Le nuove figure sono:
- Il Volontario in Ferma Prefissata Iniziale (VFI) al posto del Volontario in Ferma Prefissata di 1 anno la cui ferma sarà di 3 anni, più un’eventuale rafferma concorsuale. Rivestirà il solo grado di Soldato, Comune di 2° Classe o Aviere (a seconda della Forza Armata di appartenenza).
- Il Volontario in Ferma Prefissata Triennale (VFT) al posto del VFP4 la cui Ferma sarà sempre di 3 anni, più un’eventuale rafferma concorsuale. Si potrà accedere al VFT solo dopo aver completato la ferma per VFI e Rivestirà il grado di Caporale, Comune di 1° Classe o Aviere Scelto (secondo la Forza Armata di appartenenza). Al termine del triennio, si può accedere all’iter per l’immissione nel ruolo dei Volontari in Servizio Permanente.
Da un punto di vista economico, cambiano anche le tutele. Infatti:
Sarà riconosciuto il recupero della festività a tutti i Volontari che presteranno servizio in giornate festive, contrariamente a quanto avviene oggi con il VFP1.
- Ai VFT sarà riconosciuto il compenso per il lavoro straordinario.
- Ai VFI sarà corrisposta un’indennità di 100€ a carattere forfettario, in luogo del compenso per le ore eccedenti l’orario lavorativo settimanale.
- Il parametro stipendiale sarà adeguato a quello del Graduato nella misura del 81.5% per i VFI, salvo alcuni incrementi caratteristici della specialità di impiego.
- La fruizione della mensa e degli alloggi collettivi resta a titolo gratuito per tutti i Volontari.
La norma prevede anche il cambio della denominazione dei vari gradi non solo per quanto concerne il personale appartenente alla categoria dei militari di truppa ma anche per i Graduati e sottufficiali.
I concorsi per l’accesso a VFI saranno banditi a partire dal 2023, previa pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DL e i VFP1 reclutati con le attuali procedure concorsuali potranno sempre accedere ai bandi per VFP4 appositamente banditi nel corso degli anni successivi al 2023.
Per sommi capi queste sono le novità rilevanti.
Tuttavia, non mancano le perplessità in riferimento ad una modifica di reclutamento che da un lato tende a sfruttare la professionalità e l’addestramento acquisito dal militare in tutti e tre gli anni di ferma, dall’altro non risponde certamente al graduale processo di invecchiamento che contraddistingue e “attanaglia” le forze armate ormai da diversi anni.
Inoltre, non va nemmeno sottaciuto che non vi è nemmeno alcuna certezza per i volontari in Ferma relativamente al transito in servizio permanente. Per cui può benissimo accadere che un ragazzo, dopo 6 anni trascorsi nelle forze armate possa ritrovarsi senza un lavoro, stante l’impossibilità di transitare in servizio permanente.
A favore, va però detto che questo modello di reclutamento, più vicino a quello previsto per l’Arma dei Carabinieri, garantisce una sicura professionalità del militare che potrà essere impiegato in diversi contesti operativi senza alcun vincolo e senza alcuna restrizione temporale stante la non necessità di dover partecipare a concorsi in itinere.
Altro elemento che certamente rimane a favore del nuovo modello è la previsione delle tutele in termini di orario straordinario e festivo, fino ad ora non riconosciuto.
Dalla lettura sommaria del provvedimento si può certamente dire che la novità è sicuramente positiva e che solo in corso di applicazione si potranno esternare giudizi più completi e critiche maggiormente costruttive. Certamente, l’auspicio è che i provvedimenti di revisione dello strumento militare non si fermino qui, ma si concentrino anche su altri aspetti quali, a titolo di esempio non certo esaustivi:
- La necessaria riallocazione in ruoli “meno operativi” o procedure di mobilità a favore di personale non più giovane per far rimanere le dotazioni organiche invariate ma permettendo un maggiore afflusso di persone giovani;
- Un maggiore attenzione alle esigenze familiari del personale soprattutto se non in contrasto con esigenze realmente improrogabili di servizio;
Per contattare gli Avvocati Carbutti e Maiella
In caso di assistenza, consulenza o tutela legale puoi CONTATTARCI via mail scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure via Telefono, WhatsApp o Telegram chiamando il 351- 8799894 (avv. Maiella) oppure 345 - 2238661 (avv. Carbutti).
Invece, per saperne di più sugli istituti di DIRITTO AMMINISTRATIVO MILITARE consigliamo anche il nostro MANUALE ESPLICATIVO DI DIRITTO MILITARE (Per maggiori info sul manuale e sui contenuti clicca qui)
Il manuale è disponibile in formato E-BOOK e in formato CARTACEO
Per acquistare il manuale sul sito dell'editore clicca qui -------> SCOPRI DI PIU'
Per acquistare il manuale E-book su AMAZON clicca qui -------> SCOPRI DI PIU'
Per acquistare il manuale Cartaceo su AMAZON clicca qui -------> SCOPRI DI PIU'
Guarda anche i nostri approfondimenti VIDEO