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MILANO - ROMA - VERONA

Reformatio in melius del documento caratteristico dopo la proposizione del ricorso

Reformatio in melius del documento caratteristico dopo la proposizione del ricorso

Una delle problematiche maggiori in tema di ricorsi avverso la documentazione caratteristica, altrimenti dette note caratteristiche, è quella relativa alla pronuncia di accoglimento di ricorsi gerarchici ed al TAR e se in quali casi possa determinare una reformatio in melius dello stesso documento o comunque possa escludere una ulteriore flessione per riportarla alla qualifica voluta. Ci sono dei ricorsi vinti o accolti? Quali sono le ultime sentenze sulla documentazione caratteristica? Questi sono i quesiti principali che in molti domandano allo studio legale degli avvocati Carbutti e Maiella, proprio in riferimento alla proponibilità di ricorsi gerarchici e al TAR avverso la flessione del documento caratteristico e quali siano le percentuali di vittoria. L’argomento è sicuramente tra i più spinosi e se stai leggendo questo articolo è perché anche tu hai sentito diversi pareri in merito all’argomento: i più scettici, sostengono che avverso la documentazione caratteristica non vi sia nulla da fare, altri, invece, sostengono che avverso una flessione si possa ricorrere tranquillamente.

In realtà la questione è molto più complessa e deve essere affrontata facendo riferimento ad esperti del settore.

Gli orientamenti giurisprudenziali, molto spesso permangono invariati per anni, ma capita frequentemente che una o più sentenze facciano da apri pista per altre, fino a determinare un nuovo orientamento. Per comprendere il caso in commento faremo riferimento ad un’ultima sentenza del mese di febbraio proprio in tema di documentazione caratteristica che se vogliamo, potremmo definire epocale.

 

Facciamo un esempio pratico per comprendere il tutto:

Ad un militare che può essere indistintamente dell’Esercito, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Marina Militare o dell’Aeronautica Militare, viene notificata una documentazione caratteristica riportante le voci analitiche ed il giudizio finale sufficiente, salvo poi ricevere una qualifica di inferiore alla media.

Il militare, con ricorso gerarchico fatto dal suo avvocato, impugna il documento caratteristico e tra le diverse doglianze propone proprio questa contraddittorietà nel giudizio.

La Direzione Generale accoglie il ricorso e annulla il documento in quanto riscontra una carenza di armonia tra le voci analitiche, il giudizio e la qualifica finale.

Il compilatore ed il revisore, nell’esercizio del potere di riedizione, compilano nuovamente la scheda valutativa, lasciano invariata la qualifica di inferiore alla media e flettendo sia le voci analitiche che i giudizi.

Per tale motivo il militare, sempre per il tramite del suo avvocato, impugna la nuova documentazione caratteristica redatta in peius, ma questa volta al TAR.

 

Ebbene, la decisione, che potremmo definire storica, mette fine ad una pratica molto diffusa, dove il compilatore ed i revisori, a seguito di annullamento per carenza di armonia, andavano a flettere tutto il documento verso il basso senza, invece, occuparsi di correggere unicamente l’errore.

 

In questa sentenza del febbraio del 2022, Il TAR adito evidenzia proprio che il provvedimento di annullamento del ricorso gerarchico riporta quale unico vizio la carenza di armonia del giudizio finale rispetto alle voci analitiche e ai giudizi finali, con ciò ad escludere che nel potere di riedizione dell’amministrazione possano rientrare anche queste parti che ormai debbono considerarsi cristallizzate ed immodificabili. Pertanto, secondo i Giudici, il ricorso deve essere accolto sancendo in maniera inequivocabile che l’unico (ed il solo) elemento che doveva essere variato era quello relativo alla qualifica finale.

Ma non solo.

La sentenza, oltre a dare piena soddisfazione alle pretese di merito del ricorrente condanna l’amministrazione alle spese del giudizio per un totale pari a 4.000 € oltre oneri di legge per un complessivo di oltre 5.000 € .

 

La sentenza, oltre al dato meramente giuridico porta in sé altri elementi che un militare deve necessariamente tenere in considerazione quando si accinge a proporre un ricorso contro la propria amministrazione.

In primo luogo, vi è necessità che egli si rivolga ad un avvocato esperto in diritto militare con particolare riferimento al ramo amministrativo. Ciò è fondamentale fin dai primi passi e fin dalla proposizione del ricorso gerarchico. Infatti, non sono poche le insidie che possono pregiudicare il buon esito finale. Purtroppo, in molti casi, sempre più frequenti negli ultimi tempi, si sta assistendo al ricorso “fai da te” o fatto da colleghi militari che non sempre hanno una preparazione specifica nel settore del diritto amministrativo e della relativa procedura. Nei già menzionati casi, quando il ricorso gerarchico è stato proposto erroneamente o con motivi non convincenti sia in un punto di fatto che di diritto, l’esito di un eventuale ricorso al TAR non potrà che portare al rigetto definitivo.

Non solo.

È altresì importante inquadrare correttamente la fattispecie giuridica tipica del diritto amministrativo.

Ricorda sempre di ritirare il documento caratteristico alla firma per presa visione perchè successivamente si dovrà necessariamente proporre un accesso agli atti con una inevitabile dilatazione dei tempi tenendo ben presente che il ricorso gerarchico può essere proposto entro 30 giorni dalla firma per presa visione, mentre quello al TAR entro 60 giorni dalla presa visione ovvero dalla notifica del rigetto del ricorso gerarchico precedentemente presentato.

 

Come contattare gli avvocati esperti in Diritto Militare Maiella e Carbutti?

Gli avvocati Maiella e Carbutti vantano centinaia di ricorsi patrocinati, molti dei quali con esito positivo. La loro esperienza è stata anche trasfusa nel primo manuale esplicativo, proprio in diritto amministrativo militare. Gli avvocati operano principalmente a Milano, dove sono iscritti al foro di competenza, ma possono fornire assistenza e tutela legale in tutta Italia. Tra l’altro si segnala anche la possibilità di delegare professionisti sparsi per tutto il territorio nazionale e presenziare dinanzi i TAR di tutta Italia oltre che fornire una prima consulenza on line via zoom.

Per assistenza, valutazione del documento caratteristico o per fissare una consulenza, CONTATTA subito lo Studio Legale Maiella e Carbutti all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , al numero 351-8799894 (avv. Maiella) oppure al numero 345-2238661 (avv. Carbutti) . 

Per saperne di più sulla DOCUMENTAZIONE CARATTERISTICA e gli altri istituti di DIRITTO AMMINISTRATIVO MILITARE consigliamo anche il nostro MANUALE ESPLICATIVO DI DIRITTO MILITARE (Per maggiori info sul manuale e sui contenuti clicca qui)

 

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