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DIRITTO MILITARE - DIRITTO PENALE MILITARE - CONCORSI PUBBLICI - DIRITTO DEL PUBBLICO IMPIEGO

MILANO - ROMA - VERONA

Prove psicoattitudinali. Quando proporre ricorso?

È possibile ricorrere avverso l’esclusione dalle prove psicoattitudinali previste nei concorsi pubblici per l’ingrasso nelle carriere iniziali delle Forze Armate, Carabinieri, Forze di polizia e guardia di finanza? Quante possibilità ci sono per riuscire ad ottenere una sentenza di accoglimento? È sufficiente dimostrare di aver prestato servizio presso un’altra forza armata per evidenziare la contraddittorietà dell’amministrazione? A queste domande gli avvocati Carbutti e Maiella cercheranno di rispondere riferendosi ad un caso concreto.

Il caso è quello di un partecipante (già VFP1) al concorso pubblico per il reclutamento di volontari in ferma prefissata quadriennale (VFP4) escluso dalla procedura selettiva per inidoneità alle prove psicoattitudinali di cui all’art. 10 del bando di concorso.

Limite di età nei concorsi pubblici

La questione del limite d'età nei concorsi pubblici è da sempre stato un problema che ha impedito a molti la partecipazione a diversi bandi, soprattutto per quelli riguardanti le Forze Armate e le Forze di Polizia sia ad ordinamento militare che civile. Ma cosa dice la giurisprudenza? E' vero che il limite di età nei concorsi pubblici può essere considerato illegittimo? Cosa si può fare?  Conviene fare ricorso al bando? Come detto e come noto i bandi di concorso per l’accesso nelle Forze Armate e di Polizia prevedono un limite d’età per l’accesso alla procedura selettiva e, di conseguenza, nel Corpo di interesse.

È stata spesso messa in dubbio la legittimità di tale limitazione per contrarietà ai principi costituzionali e sovra-nazionali circa la parità di trattamento, divieto di discriminazione e pari opportunità.

Rimozione del tatuaggio in fase di concorso

Cosa succede in caso di presenza di un tatuaggio? Quando si può essere esclusi da un concorso per la presenza di un tatuaggio? Un tatuaggio in fase di rimozione è un valido motivo di esclusione dal concorso? Lo studio legale degli avvocati Maiella e Carbutti ha trattato diverse esclusioni avvenute per la presenza di un tatuaggio. Uno dei motivi principali di esclusione dalle prove nei concorsi pubblici militari è certamente quello della presenza dei tatuaggi. Se da un lato il bando chiarisce quali siano i tatuaggi ammissibili in sede concorsuale, bisogna comprendere cosa succede se il tatuaggio è in fase di rimozione e se quindi possa essere causa di esclusione dal concorso. Il caso è quello di una partecipante al concorso pubblico per l’accesso quale Agente nella Polizia di Stato che dopo aver superato le prove di efficienza fisica, è stata sottoposta all’accertamento dei requisiti psico-fisici.

La candidata non superava la prova in quanto la Commissione giudicatrice la valutava non idonea per la presenza di un tatuaggio in zona non coperta dall’uniforme.

La candidata proponeva quindi ricorso al TAR avverso detto giudizio di non idoneità, adducendo di essersi sottoposta alla procedura di rimozione del tatuaggio con trattamento laser dal 2017. Il tatuaggio, secondo la ricorrente, risultava sbiadito e pertanto prossimo alla scomparsa.

Concorso pubblico - Prove fisiche : cosa succede in caso di malore del condidato

Di certo le prove fisiche in un concorso pubblico, soprattutto se il candidato è preparato, difficilmente costituiscono un motivo di esclusione. Tuttavia, durante l'effettuazione della prova, diverse sono le variabili che possono accadere. Un esempio può essere il caso di un partecipante al concorso indetto dal Ministero dell’Interno per l’accesso nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che durante lo svolgimento delle prove di efficienza fisica – nello specifico, si trattava della prova delle trazioni alla sbarra – accusava un malore. Il candidato veniva quindi trasportato presso la struttura ospedaliera pubblica più vicina al luogo in cui stavano svolgendo dette prove. I sanitari intervenuti accertavano il deterioramento dello stato di salute del candidato collegando lo stesso proprio all’esercizio fisico svolto durante la prova concorsuale.

Concorso pubblico: quando diventa discriminante

Il caso trattato dall'avvocato Maiella, riguarda un concorso pubblico per il reclutamento di personale docente. Questo concorso era stato indetto a livello nazionale per poi essere organizzato a livello regionale per quanto riguarda le prove scritte ed orali, motivo che ha poi portato un partecipante all’impugnazione del bando.

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